Una volta ascoltato "Conversation B" vi ritroverete in un " Punto di non Ritorno ", come nel film diretto da Paul Anderson . Siamo nel 2047 e questo disco non è nè un Raffaello nè un Pinturicchio ma quello più particolare del momento, un po' grazie, alla tipologia di produttori diversi in ogni traccia ma anche dal flow monotono , che funziona, di Has-Lo .
Il cast di produttori sono di notevole spessore e ognuno di loro si è adattato alle esigenze richieste da quest'ultimo.
Apollo Brown rivoluziona il sample Trouble Man di Marvin Gaye sulla traccia " Hindsight " e se vi piace la tipoligia di sound alla Finale o alla Mf Doom,impazzirete di gioia .
Un disco non molto semplice da costruire,per darvi un' 'idea ,è come avere davanti a se,numerosi Lego e comporre il "Millenium Falcon" in scala senza istruzioni .
In questo progetto troviamo anche Kev Brown,Exile,Oddisee e Eric Lau con i pezzi portanti di "Conversetion B".
Se la vostra giornata è grigia e vi va\' di chiudervi da soli dentro di voi per combattere i vostri fantasmi e le vostre paure,questo è il disco che fa per voi e il mio consiglio è di ascoltarlo a volume,non moderato ma alto quanto i salti di Earl"The Goat" Manigault" .
Junclassic è " L'uomo che visse nel futuro" come George nel film o anche nel romanzo "La macchina del tempo" con l'eccezione di non esser lui, il creatore, della macchina per esplorare gli spazzi impossibili ma i Jazz Spatiks . Le produzioni sono stese veramente in quarzo e in avorio,come la macchina del film,che ci porta avanti ed indietro nel tempo ma non nello spazio.
Sfido chiunque a credere che questo disco è stato prodotto da una coppia di scozzesi e non da un duo made U.s.a. , ci troviamo di fronte a della "pura algebra"( cit.) con "fantascienza" annessa .
Meraviglioso,magnifico,sensazionale,sbalorditivo come ci spiega Junclassic nel pezzo "Stunnin' " con un boom bap che se fossimo nel '96 ,il mio indice e medio avrebbero già effettuato un "REC-N-PLAY" su tape dallo stereo per passarlo a tutta la mia "Crew".
La cosa più emozionante è che questo disco non ha un "sound retrò" ma bensì un sound proprio,infatti, il film o il romanzo " La macchina del tempo" non ha niente a che vedere con tutti gli altri che utilizzano la stessa filosofia o sceneggiatura .
Ascoltate questo disco tutto in una volta senza "skippare tracce" e state molto attenti perché se ne saltate una potrebbero arrivare i Morlock alle spalle in un solo battito di ciglia .
Se comprate questo disco,in dotazione standard, vi sarà consegnata la tuta spaziale Apollo/Skylab A7L ..... la stessa tuta che ha permesso di lasciare un'impronta per la prima volta sul suolo lunare pronunciando la storica frase : " That's one step for a man,one giant leap for mankind " .
Credetemi quando vi dico che prima di iniziare ad ascoltare questo disco, bisogna sul serio conoscere ed imparare il DCM della tuta, ossia il Display And Control Module.
Siccome la posizione in cui si trova non è delle più comode , per vedere alcune spie ed interruttori dobbiamo aiutarci con un piccolo specchietto montato sul polso (infatti tutte le scritte sono stampate appositamente al contrario) . I parametri che interessano a noi durante l'ascolto di questo disco sono : Il regolatore di temperatura,dispositivo di controllo dell'ossigeno e la rotellina per controllare il volume .
Iniziamo con i "saluti epici" di quelli con sentimenti strazianti, perché si sà benissimo che una volta che si aziona il conto alla rovescia non si torna più indietro come nella traccia"Epic Salutations". Il lancio del nostro shuttle parte con il sample steso da Ski,6 colpi di cassa per il decollo ,entra la voce di Murs, si staccano gli SRB(razzi laterali) ,irrompe il basso ,motori principali in off,si stacca il serbatoio e sul cambio di batterie entriamo in orbita con rotta su Marte .
Ed è proprio mentre guardi la terra alla spalle che percepisci il senso di "Remember 2 Forget" mentre dentro di te si accende un sogno come in "Dream on" .
Adesso indossiamo il nostro MMU(Manned Maneuvering Unit,poltrona con razzo a propulsione),usando come colonna sonora "Hip-Hop and Love "ed effettuiamo la nostra prima passeggiata nello spazio come i nostri primi passi mossi in questa cultura .
Tutto questo non ha fatto nient'altro che cambiarci e renderci differenti da tutto e tutti come in "Animal Style" .
Le trasformazioni nella vita avvengono in mille modi diversi,in mille tracce musicali diverse,con una velocità e una potenza simile ad un razzo che inizia la sua corsa senza la consapevolezza di un arresto anche momentaneo.......credo che questo sia il significato del disco ,composto da due artisti che non hanno niente di un umano .
Ah!dimenticavo!!!Sulla tuta spaziale in regalo,scherzavo!!!!!!ma su Marte ci arrivate senza ombra di dubbio con tutto l'amore in continua trasformazione .
Avete presente “The Lord Of the Ring” ? il romanzo epico fantasy,scritto daTolkien ,da cui la saga “Il Signore Degli Anelli” e tutto il resto?!?!...Se lo conoscete,prendete il mondo creato da Tolkien e paragonatelo al nostro genere perché è diviso più o meno nella stessa maniera.Tra Asgard ed Hell troviamo la “The Middle Earth” ed è proprio qui che noi collocheremo il disco dei “ The Get By “ ,ossia tra Underground e Mainstream .Parliamo di quelle persone amanti dell'hip-hop lasciati nel limbo, con le influenze della nascita e l'evoluzione senza la banalità dell'ascolto per le masse .La formazione è classica:2Mcs e1Dj...come i Beastie Boys o i Run Dmc ma con un' eccezione, sono Canadesi .Gli Eroi dei miti classici sono dei guerrieri quasi divini,nel Signore Degli Anelli, invece Tolkien racconta le avventure di un eroe atipico,riluttante che preferisce star lontano dai guai e restare nella quotidianità .Nessuno dei due Mcs ha una pistola in copertina con mega pettorali,o un bazzuca mentre “rappa” al microfono o un coltello e in nessun pezzo si sentono spari da “ super macho “ .
Il disco è molto positivo ma allo stesso tempo vi porta a pensare e vi fa trovare un dialogo con voi stessi in ogni traccia .
Il primo pezzo è "Chain Gang"e, se siete amati della cultura afroamericana, le parole del ritornello “That's the sound of the men working on the chain ga-a-ang,That's the sound of the men working on the chain gang” vi riportano in mente subito il classico di Sam Cooke con lo stesso titolo(1960 stampato su di un 45 giri), “coverizzata” dalle The Supremes e citata anche nel bellissimo documentario di Ry Cooder & The Moula Banda Rhythm Aces: Let's Have a Ball cantata da Bobby King.
Bei beats ,curati per la maggior parte da Pangea Delphi e Mantis, con un ottima selezione di campioni e drums particolari che non fanno pesare l'uso di sample conosciuti come nel pezzo "Wonder Years".
La semplicità a volte arriva prima e colpisce in modo diretto il cuore ,ed è proprio questo l'intento del loro disco!!.
Riuscirà questa tipologia di artisti/persone a ripristinare il vero hip-hop nel maistream odierno, come Frodo con la pace nel mondo di Tolkien ?.....
Beh anche se la strada è molto lunga e
piena di insidie.....che “La Rivincita Dei Buoni” abbia inizio!!!!.